Il nome evoca dei deliziosi biscotti con gocce di cioccolato, ma cosa sono i cookie se riferiti invece all’ambito web?
Un po’ di storia
I cookies nascono come metodo di autenticazione in ambito UNIX. Sbarcano per la prima volta nel web nel 1994, quando Netscape.com li utilizza per verificare se gli utenti avessero già visitato il sito in precedenza.
Nel 1995 vengono implementati anche su Internet Explorer, mentre acquisiscono notorietà solo un anno dopo, nel 1996, quando un articolo del Financial Times mette in evidenza i problemi di sicurezza e segretezza dei dati personali raccolti e utilizzati di questa nuova tecnologia. Una serie di dibattiti nati in ogni angolo del pianeta, hanno in qualche modo spinto alla regolarizzazione dell’utilizzo dei web cookies per permetterne l’utilizzo sicuro su larga scala.
Ma in realtà cosa sono i Cookie?
In origine rappresentavano un “biscotto” di autenticazione, una sorta di pacchetto contenente tutte le informazioni identificative che l’utente inviava al server per l’accesso remoto.
Una volta implementati sul web, a seguito della larga diffusione, hanno acquisito una connotazione più ampia, permettendo non solo di ricordare i dati di accesso su un sito già visitato, ma anche per permettere ai visitatori di ottenere un’esperienza utente migliore, salvando le preferenze, la lingua, i dati di navigazione, la valuta locale e tanto altro. In questo modo viene snellita tutta quella parte “introduttiva” legata al primo approdo su un determinato sito web, dando la possibilità ai navigatori di entrare ripetute volte su un portale senza dover ogni volta inserire o modificare determinati parametri.
Cookie Law e GDPR
Negli ultimi anni i cookies sono stati di nuovo oggetto di discussione, in quanto permettevano ai big dell’informatica (Google, Facebook, ecc.) di immagazzinare dati utili sulle abitudini dei fruitori dei propri servizi, molte volte senza che l’utente ne fosse a conoscenza, per mettere in atto campagne pubblicitarie mirate e, molte volte, condizionando anche le scelte dei consumatori.
Nasce così la Direttiva Europea 2009/136/CE (inclusa nel 2012 nel Codice della Privacy in Italia) che obbliga l’inserimento su tutti i siti internet di un avviso sull’utilizzo dei cookies, dando la possibilità di attivare solo quelli necessari per la navigazione o anche quelli facoltativi di terze parti, usati solitamente per la profilazione commerciale o per servizi di statistica.
Dal 25 maggio 2018 è applicato il regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR), che tratta i cookie come veri e propri dati personali, per cui cambia il modo in cui vengono salvati e trattati dal fornitore del servizio. Oltre ad avvisare l’utente dell’utilizzo di tale tecnologia, diventa necessario specificare come avviene il trattamento dei dati raccolti, comprovare l’avvenuta accettazione da parte del visitatore del sito e offrire il la possibilità di revoca delle autorizzazioni (diritto all’oblio) in qualsiasi momento, in modo semplice ed accessibile.
Cosa fanno i cookie?
I cookies sono dei files di testo salvati nel nostro browser web, creati dal sito sul quale stiamo navigando. Contengono solitamente delle informazioni relative alle scelte effettuate (lingua, valuta), al processo di acquisto (carrello, wishlist, preferiti, ecc.), alla compilazione dei moduli, e tanto altro. Oltre a migliorare la nostra esperienza utente, servono anche a monitorare le nostre abitudini (articoli acquistati, ricerche effettuate, ecc.) per mostrarci degli annunci inerenti ai nostri interessi ed evitare di indirizzarci pubblicità generica o indesiderata.
Ecco perchè a volte navigando sul web vediamo banner pubblicitari relativi proprio ai prodotti che abbiamo appena acquistato o che da giorni stiamo cercando sul web. Non c’è nessuna magia dietro, solo dei semplici file di testo che contengono le nostre ricerche, i prodotti che abbiamo visualizzato o le informazioni relative ai nostri acquisti passati.
Cosa bisogna fare se si apre/gestisce un sito web?
Chiunque faccia uso di cookies ha la necessità di informare i visitatori, seguendo le direttive europee e i regolamenti della nazione di residenza.
La privacy è oggetto di costanti variazioni di natura legislativa: per essere sicuri di operare senza problemi è necessario ad affidarsi a dei professionisti del settore che sono in grado di analizzare la piattaforma e valutare la soluzione più adatta evitando l’improvvisazione, che può portare, nei casi peggiori, a problemi seri quali pesanti sanzioni da parte degli enti competenti o addirittura la chiusura del sito.