Nel digitale abbiamo la fortuna di poter imparare dagli altri, proprio per la caratteristica che ci offre il web del “tutto trasparente”. Quindi decidendo di imparare meglio farlo da quelli più bravi di noi, nel mio caso ho solo l’imbarazzo della scelta.
Oggi vi vorrei parlare di Packaging come strumento di comunicazione.
Lo spunto lo prendo dal recente cambio nella grafica e nel concetto nelle confezioni della pasta Barilla.
Mi focalizzo sui 4 lati del parallelepipedo che ha mantenuto le stesse dimensioni ma ha cambiato il colore.
Direi che in un epoca di bombardamento di informazione e suggestione, qui c’è stata una scelta di minimalismo.
- La parte frontale ne è la dimostrazione, ma con la novità della finestrella trasparente. Logo – Identificativo del prodotto – foto – finestrella – Claim
- Su un lato i valori nutrizionali anche qui con uno stile pulito
- Su l’altro lato un concetto che trasmette valori ma soprattutto richiama “un futuro migliore” in un momento nel quale TUTTI ne sentono un estremo bisogno.
- Ma il pezzo forte è sul lato posteriore; ancora un richiamo ad “un futuro migliore” ma soprattutto la grande valorizzazione del grano ITALIANO!
In questo casi si parla di valori, il valore del prodotto e il valore degli agricoltori che lo coltivano.
Sapete cosa vi dico, mi fermo qui perché mi è venuto un certo appetito!
Test neurovision sul la grafica del packaging
Mi scuseranno gli studiosi delle Neuroscienze se cerco di applicare in questo caso, quanto maldestramente ho imparato da loro.
Ho sottoposto al test “neurovision” per capire nel complesso come è stata progettata la comunicazione del packaging.
Ecco il risultato, questa è la mia interpretazione:
In assoluto l’elemento più focalizzante è la finestrella trasparente, che è anche una novità assoluta.
E’ focalizzante anche perché è lucida e come sappiamo le parti lucide attirano lo sguardo, oltre che, ovviamente, avere la possibilità di vedere il prodotto.
Secondo elemento il Marchio con la breve descrizione.
Dal mio punto di vista, con una certa sorpresa la foto grande del prodotto è l’ultimo elemento che viene visualizzato.
Sarebbe stato utile poter differenziare il testo con il punto di vista Maschile e Femminile, ma purtroppo non ho gli strumenti.Ecco una mia libera rielaborazione:
Come si può notare la donna che rivolge lo sguardo all’immagine suggerisce, di fatto, dove rivolgere l’attenzione.
Pack con finestrella trasparente.
Test neurovision: le zone rosse indicano gli elementi di maggior interesse.
Ecco una mia libera rielaborazione: come si può notare la donna che rivolge lo sguardo all’immagine suggerisce, di fatto, dove rivolgere l’attenzione.
Pack con volto femminile.
Test neurovision: le zone rosse indicano gli elementi di maggior interesse.[/vc_column_text]
Ma questo digitale cos’è?
Siamo circondati, sommersi, immersi, ma abbiamo capito di cosa si tratta e soprattutto dove ci sta portando?
1+1=2 la nostra prima calcolatrice elettronica, quello era già digitale.
Poi nel 1980 sono arrivati i Personal Computer, beh qui è chiaro che la materia è digitale.
19… circa, il web la rivoluzione nella comunicazione, nella condivisione, nuove forme di espressione e di percezione, il digitale ci circonda.
La fotografia è digitale, il cinema, la televisione, gli effetti speciali, la grafica, il rendering, le immagini 3d, ora anche l’intelligenza, TUTTO è digitale.
Poi arrivano i “processi decisionali”, quelli predittivi, le simulazioni, la sensoristica, il monitoraggio in tempo reale, la robotica, i big data, riconoscimento facciale … ancora tutto di-gi-ta-le.
Bene, io rappresento una Digital Agency, in molti ambienti dal 1980 molti pensano che non siamo utili, saremmo lieti di dimostravi che non è vero, viviamo un epoca nel quale anche il linguaggio è cambiato!