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Un catalogo per la presentazione di prodotti può essere una cosa complicata se non si utilizzano programmi e modelli dedicati.

La presentazione del catalogo prodotti aziendali è un aspetto piuttosto articolato e per certi versi anche complesso; tenete presente che questa esigenza è sentita non solo dalle aziende commerciali, ma ultimamente in modo sempre più preponderante anche dalle aziende che producono i prodotti si rivolgono direttamente a un mercato. Il mercato, fino ad oggi, è stato diviso in “Business to Business (B2B)” e “Business to Consumer(B2C)”.

Stiamo andando rapidissimamente verso la direzione del “Person to Person”! Questo significa che occorre rimettere in moto un’altra volta le rotelle per cercare di capire quello che sta accadendo e adeguarcisi. È indispensabile tener conto che i competitor non stanno a guardare, si stanno nel frattempo muovendo.

Catalogo prodotti: da dove parto?

Partiamo dal concetto che per realizzare un catalogo prodotti la prima cosa che ci serve sono i prodotti.
Scontato? Non più di tanto, perché avere i prodotti significa avere fotografie di qualità, schede tecniche che accompagnano questi prodotti, e molto spesso serviranno dei file che li identificano nel collocamento dello spazio, i cosiddetti DXF e le altre matematiche; poi servirà suddividerle in famiglie, sottofamiglie, determinare i prezzi e quant’altro.

Non da ultimo, tutto questo materiale va raccolto in un database specifico, che servirà per accorparlo ed ordinarlo. All’interno di questo database dovranno essere necessarie delle funzioni di ricerca evoluta.
Alla fine, tutto questo lavoro dovrà essere poi utilizzato per fare due cose:

  • la prima, consentire anche di fare un catalogo cartaceo, che in tante realtà è ancora necessario;
  • la seconda, è quella di rappresentare i dati che sono raccolti anche con la realizzazione di simboli iconici su pagine web, quindi HTML.

È possibile avere un catalogo prodotti sempre aggiornato?

Per quanto riguarda il catalogo cartaceo, ci accorgeremo che questo invecchia rapidamente. Capita spesso che il giorno dopo averlo stampato escono nuove linee di prodotto e ci accorgiamo che è già vecchio.
Anche in questo caso (lo dico con un po’ di orgoglio) abbiamo trovato un utilizzo strategico del QR code, inserito su ogni pagina del catalogo, che consente a chi lo sta sfogliando di capire se la pagina prodotto scannerizzata è ancora attiva, attuale oppure vecchia, e accedere così in tempo reale alle informazioni nuove. Così il catalogo cartaceo con noi diventa digitale.

Per quanto riguarda la presentazione sul web, questi sono strumenti che conosciamo tutti. Quello che forse non sappiamo è che queste pagine devono essere popolate in tempo reale, in virtù di nuove linee di prodotto, ma anche in virtù delle giacenze di magazzino e degli ordinativi che vengono fatti. Questo significa anche avere a disposizione, qualora lo si ritenesse utile, un sito eCommerce, rivolto sia al B2B che al B2C.

C’è un fenomeno nuovo che ci sta portando a vedere che anche le aziende produttrici di grande spessore si stanno rivolgendo direttamente a mercati apparentemente piccoli: questo è un fenomeno da tenere in buona osservazione perché penso che tutti noi siamo coscienti del fatto che l’eCommerce, anche in Italia, negli ultimi 10 anni è cresciuto a due cifre percentuali, anno su anno.

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Fabio Polvara
Autore Fabio Polvara

CEO